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Il Metaverso, anche se poco conosciuto ai più, per gli addetti ai lavori è una realtà sulla quale investire e progettare ormai da anni.

Ne è passato di tempo dalle prime uscite di Second Life, basta farsi un giro sul sito per rendersi conto che il Marketplace è uno shop completo ed affermato da già da un bel pò.

Cosi come diverse case d’asta stanno investendo nelle opere in NFT, dove l’unione tra l’arte e la blockchain è una realtà consolidata ormai da anni.

Si stima che l’intero mercato del Metaverso nei prossimi 5 anni si aggiri intorno ai 90 miliardi di dollari, una cifra importante considerando il breve tempo di espansione del mercato.

Facebook inc. (oggi Meta) ha annunciato che investirà circa 10 miliardi di dollari nel Metaverso, una cifra relativamente bassa rispetto al colosso del mondo digitale.

Quindi a che cosa serve questa mossa in questo momento storico?

Zuckerberg e i suoi non stanno attraversando un momento particolarmente felice, negli anni la credibilità della sua corporation è andata via via crollando, sempre più persone preferiscono abbandonare il social network perchè ormai bombardati da Adv e da conversazioni tossiche che la multinazionale non sa o non vuole governare.

Negli anni Facebook è diventato sinonimo di un modo di vivere i social media aggressivo, sempre pronto allo scontro, dominati da disinformazione e fake news.
Le giovani generazioni se ne allontano sempre più spesso.

A peggiorare le cose sono state le dichiarazioni di Frances Haugen, ex manager che ha consegnato migliaia di pagine di documenti al Congresso e al Wall Street Journal e che ha accusato Facebook di pensare prima ai profitti invece che alla sicurezza delle persone e di aver “tradito” la democrazia, permettendo la diffusione di informazioni false per privilegiare, appunto, i guadagni.
Poi, prima delle 12 del 5 ottobre di Washington (ovvero prima delle 18 in Italia), tutti i servizi social di Facebook, quindi anche WhatsApp e Instagram, sono andati in tilt. Il titolo di Facebook, sceso fino a 322,70 dollari, ha chiuso in calo del 4,89% a 326,72 dollari. Una perdita secca stimata in 6 miliardi di dollari.
A questo va unito il crollo del titolo in borsa (-2,6)

Insomma quella del Metaverso sembra una mossa disperata da parte di Zuckerberg di ridare alla sua creatura una nuova credibilità, cosa che sembra essere confermata dalle sponsorizzate che Meta sta lanciando sui vari social, nelle quali il tema della collaborazione nel periodo di Pandemia Covid e la tutela dei dati degli utenti sono sempre al centro del messaggio.

Staremo a vedere nei prossimi mesi se questa ennesima giocata si la mossa tirata fuori dal cilindro o l’ultimo disperato tentativo di interrompere una tendenza che sembra destinata a continuare nei prossimi anni.